The Midnight Club – più che un horror per ragazzi

Oggi vi voglio parlare di una serie tv Netflix che devo dire mi ha sorpreso più di quanto immaginassi. The Midnight Club nasce come una serie per ragazzi con un tocco di horror, anzi più di un tocco visto che è entrata nel Guinness World Record con il primo episodio per il maggior numero di scene jump scares in un singolo episodio. Anche se devo dire erano così tante che mi hanno fatto ridere più che spaventare.

Trama non spoiler

Già dalla trama cominciamo a delineare il vero volto di questa serie. I protagonisti sono tutti giovani ragazzi, malati terminali, che decidono di vivere in una residenza che accoglie e si prende cura di loro nell’ultimo periodo della loro vita. In particolare seguiamo le vicende di Ilonka che scoperta la sua diagnosi, dopo numerose ricerche, trova questo luogo che pensa possa nascondere un segreto per la sua guarigione.

Durante la permanenza i ragazzi si incontrano a mezzanotte, di nascosto, per stare insieme e raccontarsi storie di paura da loro inventate. Cosi piano piano cominciamo a conoscerli e nello stesso tempo conosciamo l’oscuro passato della residenza che era adibita ad uno strano culto e a diversi misteri che si celano tra quelle mura.

Considerazioni

È una serie che in qualche modo prende e ti appassiona, non per la trama forbita o per gli elementi horror. Ma per come affronta tematiche da un punto di vista che secondo me spesso resta un po’ in secondo piano.

La malattia in fase terminale viene affrontata sotto diversi aspetti che hanno a che fare tutti con una sola cosa: l’accettazione. Cosa succede quando sai che hai poco tempo, soprattutto quando sei così giovane? Pensare a tutto quello che non potrai fare o vedere.

Subentra la speranza che ci sia comunque un modo, una soluzione anche a questo. È proprio vero che la speranza è l’ultima a morire e che si accende con una minima scintilla. Dall’altra parte la paura, di cosa si perde e si lascia a metà ma soprattutto di cosa ci sia dall’altra parte e se c’è veramente qualcosa.

La ricerca delle persone che si sono allontanate, a cui si voleva bene, a cui è necessario dire i propri sentimenti prima che sia troppo tardi o che semplicemente si vuole vedere un’ultima volta.

D’altro canto lo sforzo che si fa per gli altri, per far vedere che in qualche modo è tutto normale e che puoi fare cose normali, che in fondo non stai così male. Perché volere bene significa pure questo, fingere che vada tutto bene, perché sai che il dolore che già dai a una persona che ti ama è grande, allora cerchi solo di alleviarlo.

Per concludere quello che ti lascia questo telefilm sicuramente va al di là di un horror o giallo per ragazzi. La vera storia è quella che raccontano i ragazzi e quello che vivono. Nonostante la situazione grave tutto è affrontato con una certa leggerezza ma senza superficialità. Non abbiamo quel clima pesante nonostante possa sembrare che la situazione lo richieda.

Voi avete già visto questa serie? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento!

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