Stitch e il samurai

Oggi per la rubrica fumetti ho deciso di parlarvi di un fumetto poco impegnativo, perché ogni tanto ci vuole anche questo.

Qualche mese fa in fumetteria ho notato un nuovo fumetto Disney, dedicato a Stitch. Purtroppo ho un debole per questo alieno blu perennemente affamato e arrabbiato.

La storia racconta in 3 volumi l’esperienza dell’esperimento 626 nel Giappone feudale. La trama è molto simile a quello che già è successo nei film dedicati. Solo che qui vediamo come Stitch con la sua coccolosità riesce ad addolcire anche i samurai.

Come già detto, non è una lettura impegnativa, ma rimane ugualmente divertente. Inoltre i disegni non sono stati trascurati nonostante tutto. Il mangaka Hiroto Wada ha tenuto uno stile dettagliato sia per i personaggi che per gli sfondi.

Nel rileggere anche del duo Jumba/Pleakley che, dove dopo aver perso la memoria, hanno intrapreso una vita di coppia e continuavano a vivere come moglie e marito nel Giappone feudale ho riflettuto sul fatto che probabilmente già dai tempi dei film, la Disney abbia voluto dare un senso di famiglia diverso dal tradizionale. Ripensandoci un po’ tutto su Stitch e Lilo si basa sulla famiglia non tradizionale. Dei genitori non se ne ha traccia e Lilo risulta cresciuta da Nani, la sorella maggiore. Jumba e Pleakley invece trattano Stitch come loro figlio.

Non so se siano davvero stati questi gli intenti della Disney, ma ho avuto modo di riflettere su questo soprattutto grazie alle critiche che ultimamente stanno investendo la società a causa del continuo “politically correct”.

Mi sento di consigliare questa storiella breve? Non rientra sicuramente nei must have, da comprare e tenere nella libreria solo se siete fan di Stitch come me!

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