Lo scorso 27 ottobre Panini comics ha ripubblicato in versione Omnibus la storia survival-zombie del duo Checchetto/Vietti. Forse è l’autunno, forse non mi è mai passata da quando anni fa ho giocato a The Last of Us, ma sono tornata nel mood di voler leggere storie dal mondo zombie.

Premetto che adoro i disegni di Checchetto, mi sono innamorata del suo DD nonostante io non mi sia mai interessata troppo al Diavolo rosso. Avevo già visto il suo Punisher e come stile di disegno mi piace parecchio. Non è troppo comics ne troppo manga, il suo stile ha qualcosa di particolare… lo riconosci.

Purtroppo non conosco Stefano Vietti, lo sceneggiatore di questo fumetto, impegnato soprattutto nelle testate di Bonelli (Dragonero, Martin Mystère, Nathan Never). Si, ahimè, con la Bonelli ho le carenze. Comunque per Life Zero il lavoro è stato ben fatto. Non ci sono scene noiose ne ci sono quelle scene di azione dove non ci si capisce nulla.

Incredibilmente disegni e sceneggiatura si sono amalgamati così bene da rendere il volume scorrevole in maniera costante. Non troviamo quella fastidiosa alternanza di scene da piede sull’acceleratore e scene slow.

La trama potrei dire la classica storia zombie. Città contagiate, zombie ovunque, persone che muoio contagiate. Eppure in quel poco che dura il volume (non perché sia corto, ma perché sentiremo il bisogno di leggerne ancora) riusciamo ad affezionarci ai personaggi. In particolare riusciamo a conoscere il protagonista Derek e la sua squadra.

Consigliato? Assolutamente si! Lo potete trovare anche qui su Amazon!

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