Samurai Jack – un viaggio lungo cinquant’anni |SPOILER ALERT|

Grazie ad Amazon Prime dall’inizio di quest’anno abbiamo la possibilità di vedere l’ultima stagione di un cartone animato storico: Samurai Jack.

Chi come me è nato negli anni 90 sicuramente ricorderà con piacere Cartoon Network e tutti i cartoni animati che trasmettevano. Oggi vi parlerò di questa serie incompleta, almeno fino al 2017 quando Adult Swim ha avuto la possibilità di metterci mano e dare alla luce un finale degno per il Samurai Jack.

Trama

“Molto tempo fa in una terra lontana io, Aku, il maestro delle tenebre, scatenai le terribili forze del male. Ma uno stupido guerriero samurai, brandendo una spada magica, si fece avanti per combattermi. Prima che potesse sferrare il colpo decisivo, io aprii una porta nel tempo e lo scaraventai nel futuro, dove la mia malvagità è legge. Ora, lo sciocco tenta di ritornare nel passato e contrastare il realizzarsi del futuro creato da Aku.”

Tutti sicuramente ricorderete questo monologo fatto dal demone Aku che precedeva ogni episodio. Si potrebbe dire che le prime quattro stagioni sono rinchiuse in queste poche righe, infatti il povero Jack non ha mai potuto portare a termine la sua missione. Almeno non fino ad oggi!

Nella quinta ed ultima stagione vediamo il Samurai ormai provato dopo cinquant’anni in cui non è riuscito a tornare nel suo tempo e sconfiggere una volta per tutte il demone.

Quest’ultima stagione si differenzia molto dalle precedenti, il clima che si respira è più malinconico e pesante. La mente di Jack ormai provata dal tempo trascorso gli fa vivere dei momenti dove il vero avversario è lui stesso e i suoi demoni personali. La rabbia che lo attanaglia gli ha fatto smarrire la via e la sua spada magica, l’unica in grado di sconfiggere il demone.

Un viaggio per ritrovare e stessi

Adult Swim mantiene le caratteristiche della serie originale con i suoi paesaggi futuristici e i colori brillanti. Incontreremo anche vecchi amici e nemici in quasi ogni puntata ormai invecchiati per l’inesorabile scorrere del tempo. Ma non per Jack, lui non fa parte di quest’epoca ed essendo un paradosso non è invecchiato. Solo una folta barba e lunghi capelli sciolti coprono il suo volto ormai stanco dai mille tentativi di tornare nella sua epoca.

I temi che vengono affrontati in questa stagione sono molto più maturi. Ad esempio il conflitto interiore di Jack che non è stato in grado di sconfiggere Aku, lo vediamo spesso discutere con te stesso con la rabbia che vorrebbe prendere il sopravvento. Da non sottovalutare anche lo scontro e la ribellione del popolo contro il demone oppressore che per troppo tempo ha ucciso e distrutto.

Il nostro Jack troverà anche l’amore in quest’ultima stagione, cosa che non era mai successa in passato se non qualche piccolo flirt. E l’amore viene proprio dove non ce lo aspettavamo, da una delle sette figlie di Aku intenzionate ad ucciderlo.

Tutto scorre così velocemente, solo negli ultimi episodi vediamo il loro amore fiorire. Ma Jack deve compiere il suo destino per salvare il mondo dal dolore e dalla malvagità di Aku, cosa che lo porterà inesorabilmente a perdere il suo amore. Tuttavia non poteva esserci un finale diverso. Quello che attendevamo tutti da anni: Jack che tornando nel suo tempo uccide il demone, salva la sua gente e da una speranza per il futuro.

Un finale dolce/amaro per il Samurai, che però può tornare alla sua vita, alla sua epoca e al normale trascorrere del tempo.

Ho terminato questa serie con un misto tra malinconia e gioia, ricordo che fin da bambina guardavo ogni episodio con trasporto e mi chiedevo quando finalmente Jack sarebbe tornato nel suo tempo.

Adesso che finalmente è successo una parte di me si chiede se era questo il finale che il Samurai meritava e penso a quanto sia stato giusto e buono fino alla fine.

E voi conoscevate Samurai Jack? Vi è piaciuta la fine della sua storia? Fatecelo sapere con un commento!

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