I cavalieri dello zodiaco – Saint Seya

Ho fatto il preordine nella mia fumetteria di fiducia della nuova edizione dei cavalieri dello zodiaco, la final edition. Per il primo numero è disponibile la variant cover disegnata da Zerocalcare, il tutto impacchettato in un cofanetto contenente cinque spille dedicate ai bronze saints.

Ma era davvero necessaria l’ennesima ristampa? Per il mio modestissimo parere sì! Ritengo sia giusto in questo caso dare modo alle nuove generazioni di avere in mano i manga dei Saint Seya. Parliamo di un manga del 1986, di oltre 35 anni fa, che ha emozionato almeno 2 generazioni e soprattutto ha avuto poche ristampe.

Forse questa volta non mi sento di parlare della trama come di solito faccio per far conoscere un manga/fumetto nuovo o sconosciuto. Cioè do per scontato che se siete qui a leggere la rubrica fumetti e decida di parlarvi dei cavalieri dello zodiaco, abbiate sicuramente visto almeno le puntate del cartone animato su Italia Uno.

Fra il manga e l’anime però ci sono delle saghe diverse, infatti ad esempio la saga di Asgard non viene menzionata nel manga. Questo potrebbe causare delle discussioni con vostra sorella maggiore che non ha letto il manga e voi non avete visto più l’anime oltre la saga delle 12 case.

Possiamo sorvolare e non approfondire l’etica e la morale del vecchio Sig. Kido, nonno adottivo di Lady Isabel, che trovata l’armatura d’oro del Sagittario morente decide di andare in giro per il mondo ad ingravidare donne di varie nazionalità. Voglio dire, hai questa armatura d’oro del Sagittario, che non diventi padre di cento pargoli per farli scannare fra loro?

“Saran scontri sovraumani

duelli decisivi

che decideranno chi l’armatura indosserà

è un torneo micidiale

è uno scontro fraticida

il più forte d’ora in fine tra tutti trionferà

chi sarà mai, chi sarà mai”

Sorvolo anche sull’inutilità di Lady Isabel, inutile anche nei videogiochi dedicati. La cosa bella di questo manga, le emozioni, le troviamo nei personaggi dei cavalieri. I fumetti vecchi sono intrisi nello spirito di sacrificio e amicizia. I combattimenti erano più lenti, ma decisamente più epici.

Momenti epici

Allora anziché raccontarvi la trama che è nota, voglio fare un mega ricaccione per sollecitare i vostri feels. Potrei sembrare di parte visto che mi chiamo Ikki, ma un motivo c’è. Seya (Pegasus) non mi è particolarmente simpatico, purtroppo però è il protagonista e non è colpa sua se doveva rivestire il ruolo di salvatore della principessa indifesa.

  • Lo scontro fra Hyoga e Camus, allievo contro maestro. Cioè un classico quasi, ma veramente da trattenere il fiato.
  • Lo scontro fra Ikki e Shaka. Il cavaliere della vergine, con i poteri quasi di un dio contro la fenice immortale.
  • Cassios che salva Pegasus. Menziono questo fatto perchè, per quanto dimenticabile, ha dato un breve insegnamento di moralità. Così anche come quando l’armatura di Cancer si ribella al suo possessore perché ritenuto non degno.
  • Infine, però già nella saga di Ade, il sacrificio dei 12 cavalieri d’oro per abbattere il muro del pianto

Concludo ricordandovi dell’edizione final-fighissima in uscita a fine ottobre. Vi consiglio di preordinare la variant se avete intenzione di prenderla in quanto immagino vada a ruba visto che è disegnata da Zerocalcare.

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