Se siete abituali di Netflix avrete sicuramente visto fra i consigliati la serie di cui vi sto per parlare. Infatti, dal 14 gennaio è disponibile sulla nostra piattaforma streaming una nuova produzione di casa N.

Trama

Partendo dal presupposto che sono tutti attori che io personalmente non avevo mai visto, ho passato tutta la binge watching con un tarlo in testa: “questa c’ha la faccia conosciuta”.

Infatti, la co-protagonista è interpretata da una fedele videocamera e da Dina Shihabi, già vista su Altered Carbon. In questa nuova storia la vediamo nei panni di Melody Pendras, una studentessa di antropologia che decide di fare una ricerca sul condominio Visser per il suo dottorato.

Già dalla prima puntata arrivano le prime ansie, da brava serie tv thriller.

L’altro co-protagonista, Dan Turner, è invece interpretato da Mamoudou Athie. Dan è un giovane che lavora come restauratore di nastri magnetici presso un museo, unico superstite di un incendio che uccise tutta la sua famiglia.

A lavoro nel bunker

E così inizia la storia, Dan che viene ingaggiato dalla LMG per riportare in vita i video di Melody. E noi vediamo con Dan questi video, provando con lui e per lui ansia e paura. Sottolineo che giustamente il restauro di questi nastri segretissimi, ovviamente, va fatto dentro un bunker segreto in un’area non ben definita in mezzo al nulla. Sempre ovviamente dentro questo bunker non c’è wifi e il cellullare non funziona, tranne che in un piccolo e lontano metro quadro del boschetto adiacente. E sempre ovviamente il boschetto è tutto circondato da una rete con filo spinato in sommità, come se dovesse contenere un t-rex.

Binge Watching

Ok, ammetto che ho bingiato questa serie, iniziata e finita in un sabato. Ritengo non sia una brutta serie e prende abbastanza da premere quel famoso tasto “prossimo episodio”.

Nonostante mi senta di consigliarla, devo dire alcune cose che potrebbero risultare negative.

Ha molte cose (scene, dinamiche, trame) scontate e già viste. Voglio dire, ad esempio, i video amatoriali della ragazza sola che va a vivere in un palazzo ricostruito sulle fondamenta di un palazzo bruciato 70 anni prima.

Il bono misterioso, Melody e la fedele videocamera

Oppure le strane voci dai tubi dell’aerazione nelle pareti. E poi abbiamo la vecchia inquietante, l’amica pazza, il bono misterioso, la setta satanica, l’amministratore megagalattico della società segreta pieni di soldi, il protagonista paranoico, l’amico detective preoccupato. E soprattutto sempre a New York.

Ma che problema hanno gli americani con quella città? Perché succede tutto lì? Peggio dei giapponesi con Tokyo.

Melody, la fedele videocamera e l’amica pazza

Diciamo che anche se vi capiterà spesso di avere déjà-vu e pensare “WOW ORIGINALISSIMI” in realtà alla fine potrebbe piacervi. Giuro che io ancora mi chiedo perché, forse nel replicare le varie matrici c’è stata una falla. Ed ecco il wormhole trito e ritrito che ci dà una piacevole visione.

Ok, forse ho fatto qualche spoiler più del solito, perdonatemi in caso. Voi l’avete vista? Ditemi la vostra in un commento che sono curiosa di sapere se solo per me è stato così.

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