DEATHLOOP – Recensione Spoiler Free

A settembre 2021 Bethesda ha rilasciato la sua ultima fatica e per me è stato il primo gioco sperimentato sulla PS5.

Ho un debole per Bethesda, i suoi giochi mi lasciano soddisfatta sotto molti aspetti, in primis la storia. E, infatti, anche qui, Deathloop ha una storia che ti prende subito.

Ma partiamo dall’avvio del gioco: dobbiamo scegliere se spezzare o salvare il loop.

Giustamente io, non sapendo la differenza, totalmente alla cieca, ho scelto di spezzare il loop visto che era la prima opzione disponibile nella lista. Successivamente ho capito che scegliere di spezzare il loop significava scegliere il singleplayer, e di conseguenza giocare la storia, mentre salvare il loop è l’alternativa multiplayer del gioco.

Spezziamo il loop

Ho iniziato questo gioco con la giusta dose di ansia a cui solitamente Bethesda mi ha abituata. Deathloop però me l’ha fatta passare quasi subito. 

Vestiamo i panni di un personaggio maschile, Colt, e ci svegliamo su una spiaggia.

Ho adorato molto l’input iniziale del non avere un background e spostarsi per la mappa alla cieca, ma troviamo in questo gioco molte cose già viste nei precedenti giochi Bethesda. 

Gameplay

Il gameplay è il solito di Dishonored, Prey, Wolfestein ecc. Di fatto non abbiamo nulla di nuovo, sempre un’arma in una mano e un potere/oggetto utile nell’altra.

La cosa che invece ho trovato nuova è stato lo spostamento nella mappa. Paradossalmente non è uno spostamento totalmente libero come accadeva per gli altri giochi, qui bisogna decidere dove andare e quando andare. 

Infatti il giocatore capirà abbastanza in fretta che la sequenza di gioco si ripete (loop) e che in base al momento della giornata, la zona che decidiamo di esplorare cambierà. 

Per fortuna nel menù abbiamo più mappe ed elenchi per capire come spostarci meglio. Ammetto però di aver trovato difficoltà, inizialmente, a comprendere il menù.

Mattina, Mezzogiorno, Pomeriggio, Sera.

La storia si svolge in queste quattro fasi della giornata e noi dobbiamo recuperare più informazioni possibili mentre esploriamo la zona. Infatti, una volta che lasciamo la zona anche il tempo scorrerà in avanti. Ciò significa che non possiamo visitare più di una zona nella stessa fase temporale nello stesso loop.

E occhio! Se morite prima di aver esplorato tutto dovrete attendere un nuovo loop e soprattutto tornare alla fase della giornata che vi interessa.

Personalmente questa cosa di poter “giocare” anche con il tempo l’ho apprezzata parecchio, un po’ meno il limitare la fase temporale ad una zona sola. Alcune missioni secondarie si svolgono su più fasi della giornata, ma sempre nella stessa zona. Il che, alla lunga, potrebbe risultare pesante, a parer mio.

Infine, durante il giorno, si può essere invasi da Joanna pve che, se sconfitta, ci dà la possibilità di avere dei potenziamenti del “potere magico”. L’ho incontrata soprattutto ad Updaam, ma se avete il multiplayer attivo sarete sicuramente invasi dagli altri giocatori più spesso.

Un crescendo, tanti misteri

La storia si sviluppa per la prima parte molto bene: viene intessuta una rete tra fatti e personaggi molto interessante e con molti misteri. Oltre ai misteri delle missioni secondarie del gioco abbiamo misteri che vogliamo scoprire relativamente alla storia di Colt, di Blackreef e degli altri Visionari. 

Il problema subentra quando la storia inizia a declinare, a parer mio in caduta libera o quasi. Non ho percepito nel gioco ad un certo punto più l’attrazione nel voler scoprire le cose e andare avanti. 

Qui ho provato delusione perché mai mi era capitato nei giochi Bethesda (ovviamente non posso paragonare tutti i loro giochi a Fallout).

Finendo il gioco ho sperato che nella parte di “salvare il loop” ci fosse anche altra storia e non multiplayer e basta. 

Conclusioni

Personalmente è un gioco leggero che intrattiene, ma quando inizia a perdersi l’attenzione per lo svolgimento della storia, si inizia ad accusare la ripetitività del gameplay. 

Hanno lasciato aperti troppi misteri, troppe domande senza risposta a cui probabilmente vorranno dare un seguito. E probabilmente cederò per sapere come prosegue. 

In definitiva, nonostante io sia fan della Bethesda, ho trovato questo gioco scarsino. Trovo che avesse un inizio ed una base promettente e che avrebbero dovuto sfruttare di più l’incipit: ne sarebbe uscito un gioco bello, anche se con bug.

Se lo avete giocato lasciatemi pure un commento con il vostro parere, altrimenti, spero con questo articolo, di aver in qualche modo contribuito a farvi prendere una decisione circa l’acquisto o meno, di questo titolo.

2 commenti

  1. Primo! Complimenti Ikki per l’articolo. Nonostante i lati negativi ho voglia dì provarlo… proprio per la sua leggerezza…

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