Già da un po’ disponibile su Prime Video, Freaks Out è un film italiano che merita di essere visto. E quale migliore occasione per farlo se non il prossimo 25 aprile? Ovviamente, do per scontato che abbiate già visto Porco Rosso. Questo film made in Italy, diretto da Gabriele Mainetti, si dimostra essere memorabile come il suo predecessore “Lo chiamavano Jeeg Robot”.

Trama

Seconda Guerra mondiale, la Capitale nei giorni prossimi all’armistizio del ’43, una Roma bombardata. E proprio durante un bombardamento che viene investito il circo Mezzapiotta, dove i nostri protagonisti avevano appena finito lo spettacolo.

Conosciamo così Cencio, il ragazzo albino con il potere degli insetti, interpretato da Pietro Castellitto. Poi in successione Mario, l’uomo calamita; Fulvio, l’uomo lupo e infine Matilde, la ragazza elettrica. Loro quattro, guidati da Israel, un ebreo proprietario del circo, si salvano dal bombardamento e il giorno dopo si mettono in marcia per le campagne romane.

Iniziano così le loro vicende per sopravvivere in questa realtà, loro quattro Freaks cui la guerra aveva tolto tutto. Abbiamo modo di vedere anche la Resistenza partigiana, che come già ribadito in altri articoli, era viva già da prima del ’43.

Storia

Nelle varie vicende narrate nel film, abbiamo modo di vedere alcuni episodi che erano frequenti a quei tempi, da parte dei nazisti. Più che fare una ripetizione sulla Resistenza, voglio indicare alcune cose che ho notato durante la visione della pellicola.

Ad esempio, durante un rastrellamento possiamo vedere che una donna salva il figlio di una ebrea che stavano caricando sul camion. Ecco, in quei pochi minuti dedicati a questo, se ci fermiamo un secondo a pensare a quello che sta accadendo, rabbrividiamo. Assistiamo una madre che lascia il figlio neonato nelle braccia di una donna, solo per salvarlo da una morte certa. In quel frangente dell’addio, dove la violenza recide un legame naturale.

Un’altra cosa che ho apprezzato è stata la ricostruzione di Roma, nei vari palazzi e monumenti per come erano 80 anni fa. Possiamo notare in un fotogramma, in lontananza, la costruzione dell’EUR. Si vede il Colosseo Quadrato quasi finito di costruire. Per chi non lo sapesse, l’odierno quartiere EUR risale all’epoca fascista. In particolare venne data inizio la sua costruzione nel 1942.

Conclusioni

Quindi, se ancora non lo avete visto potete sfruttare questo lunedì di festa per vederlo. Ma più in generale, è un film che merita. È raro trovare un film che riesce a mostrare così tante cose diverse in una trama, che pure se non troppo approfondita, scorre per tutte e due le ore di film.

Aspetto i vostri commenti e pareri!

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